L’Unione europea (UE) ha adottato il 4 luglio 2012 un regolamento UE ambizioso ma realistico per uniformare le norme sulla giurisdizione e la legge applicabile, nonché il riconoscimento di documenti e decisioni straniere in materia di successioni.
Ambito territoriale di applicazione
Questo regolamento si applicherà naturalmente prima di tutto in tutta l’UE. Beh, quasi tutto: Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca non l’hanno ratificato.
È importante notare che l’applicazione delle leggi dei paesi che non sono parte del regolamento (cioè la legge svizzera, se applicabile) sarà accettata anche nelle relazioni con i paesi terzi.
Ambito temporale di applicazione
Il regolamento entrerà in vigore e si applicherà ai decessi avvenuti a partire dal 17 agosto 2015.
Gli Stati membri dell’UE permettono già di redigere disposizioni in conformità a questo regolamento, il che può aprire nuovi modi di pianificare il proprio patrimonio. Tuttavia, saranno applicabili solo quando il regolamento entrerà in vigore, cioè nell’estate 2015.
I principi fondamentali
I principi del regolamento europeo sono molto simili a quelli della legge federale svizzera sul diritto internazionale privato (LPIL):
– l’unità della legge applicabile alla successione, per tutti i beni mobili e immobili, ovunque si trovino,
– il collegamento alla legge dell’ultima residenza abituale del defunto; si tratta di un criterio simile a quello dell'”ultimo domicilio del defunto” nel diritto svizzero
– e la possibilità di scegliere la legge applicabile alla propria successione (professio juris), cioè una o più leggi nazionali, anche se avete anche la nazionalità del vostro paese di residenza (contrariamente alla legge svizzera che non lo permette).
In termini concreti, questo comporterà di nuovo
– il riconoscimento dei patti successori, sia perché sono stati conclusi in un paese che li ammette (Svizzera), sia a condizione che siano ammessi dal diritto nazionale di almeno uno dei futuri defunti,
– e quello dell’istituzione, e gli ampi poteri, dell’esecutore testamentario.
Il certificato di successione europeo
Un’altra novità del regolamento è la creazione di un certificato successorio europeo, una sorta di certificato autentico di eredità che sarà riconosciuto in tutti gli Stati membri per attestare, in particolare, la qualità di erede, legatario o esecutore di un testamento. Avrà la particolarità di essere sussidiario (non sostituirà i documenti interni) e di essere valido solo per sei mesi dalla data di emissione!
Da un punto di vista fiscale
D’altra parte, questo regolamento non si applicherà alle questioni fiscali e avrà quindi solo indirettamente – ma comunque certamente – un impatto sull’importo dell’imposta di successione da pagare.
Se avete un background internazionale, dovreste consultare il vostro notaio per sapere se il nuovo regolamento europeo sulle successioni è rilevante per il vostro caso e per ottenere informazioni dettagliate.
Ginevra/Basilea, 01/07/2013